Arrampicata a vista e flash, conosci la differenza?

L’arrampicata sportiva è un’attività che richiede abilità, forza fisica e mentale, nonché una buona dose di strategia. Tra i diversi stili di arrampicata, due terminologie spesso menzionate sono l’onsight e il flash. Ma cosa significano esattamente questi termini e quali sono le loro differenze?

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Cos’è l’arrampicata a vista (onsight)?

L’arrampicata a vista, o “onsight” nel gergo internazionale, rappresenta una delle massime espressioni di abilità in questo sport. Si tratta del primo tentativo su una via sconosciuta, senza aver ricevuto alcuna informazione specifica su di essa. In pratica, non si devono aver visto né foto né video della via, né tantomeno averla osservata da vicino o dall’alto. Inoltre, non sono permessi suggerimenti da parte di altri arrampicatori o dell’assicuratore. In altre parole, è un confronto diretto e puro con la roccia.

Questo stile è altamente celebrato tra gli arrampicatori perché richiede una combinazione di intuizione, capacità di lettura della via e resistenza mentale. Prima di iniziare, è consentito osservare la via dal basso per cercare di capire quali prese e movimenti potrebbero essere necessari, ma una volta iniziata l’arrampicata, si è soli con la propria esperienza e abilità. Gli atleti nelle competizioni di Arrampicata Lead mostrano spesso questa capacità, anticipando i movimenti della via che stanno per affrontare attraverso gesti nell’aria.

Cos’è l’arrampicata flash?

L’arrampicata flash, invece, consente qualche agevolazione. In questo stile, l’arrampicatore può avere informazioni preliminari sulla via. Queste potrebbero provenire da video, osservazioni dirette di altri scalatori, o consigli ricevuti. Tuttavia, l’arrampicata flash richiede comunque di completare la via al primo tentativo, senza cadute né pause. Questo significa che, pur avendo qualche “suggerimento” su come affrontare la via, l’arrampicatore deve ancora dimostrare competenza e abilità per eseguire una salita pulita.

Le informazioni ricevute possono riguardare la posizione delle prese, i punti di riposo, o particolari movimenti da eseguire. Anche se l’arrampicata flash non è considerata prestigiosa quanto l’onsight, rimane una realizzazione notevole e motivo di grande soddisfazione per chi la compie.

Redpoint: la terza categoria

Oltre all’onsight e al flash, esiste un terzo stile di arrampicata chiamato redpoint. Questo termine si riferisce a qualsiasi salita che avviene dopo il primo tentativo. In altre parole, se un arrampicatore cade o si ferma durante il primo tentativo e poi riesce a completare la via in un tentativo successivo, si parla di redpoint. Questo stile è molto comune e permette all’arrampicatore di perfezionare la propria tecnica e strategia su una via specifica.

Negli anni, sono nate alcune varianti e discussioni attorno a questi termini. Ad esempio, ci sono stati casi in cui arrampicatori hanno cercato di introdurre termini come “semi-onsight” per descrivere situazioni particolari. Tuttavia, queste definizioni non sono state universalmente accettate e hanno spesso causato polemiche.

La storia e l’evoluzione degli stili di arrampicata

Prima dell’era dei social media e delle classifiche online, gli arrampicatori tenevano un proprio registro delle salite, noto come il “Quaderno dell’Arrampicatore”. In questo quaderno, venivano annotate tutte le salite e spesso si facevano distinzioni dettagliate sui vari aspetti della prestazione. Ad esempio, alcuni arrampicatori annotavano se avevano posizionato i rinvii durante la salita o se avevano trovato segni di magnesite che potevano facilitare la lettura della via.

Nonostante queste varianti, le regole del gioco dell’arrampicata sono rimaste abbastanza coerenti nel tempo. Gli stili riconosciuti e universalmente accettati sono l’onsight, il flash e il redpoint. Questi termini non solo definiscono la prestazione dell’arrampicatore, ma contribuiscono anche a mantenere l’integrità e lo spirito competitivo di questo sport affascinante.